Ex-voto: cosa sono queste opere di ringraziamento religioso

Un ex-voto è esattamente un oggetto di ringraziamento, che segue un desiderio che è stato esaudito. Negli anni passati gli ex-voto si ponevano nei posti di culto. Un ex-voto è un oggetto religioso che può prendere sembianze differenti e può essere costituito da vari generi di materiali: placche di metallo prezioso, gioielli, dipinti.

In più in base al luogo e al periodo, si offrivano anche dei soggetti di ringraziamento come, per esempio, dei ricami o le corone nuziali.

In passato gli ex-voto erano fondamentalmente di due tipologie differenti: in versione propiziatoria se dedicata nel momento stesso in cui il voto veniva effettuato, oppure nella variante dei gratulatori, se andava a testimoniare l’avvenuto miracolo.

Il voto si introduce alla perfezione nell’ambito religioso-arcaico, fondato prettamente sulla relazione di reciprocità tra la divinità e la persona fedele. Assicurando così l’attuazione degli impegni presi da parte di colui che chiedeva una personale benedizione.

Quindi si stabiliva di offrire un dono alla divinità successivamente a un miracolo, ma pure ad esempio per via di un lieto evento come una nascita o un matrimonio.

Gli ex-voto nell’era pagana

Gli ex-voto rappresentano pure delle importanti fonti collegate alla ricostruzione della vita quotidiana degli abitanti dell’impero.

Varie tipologie di ex-voto possono strettamente connettersi tra di loro, come per esempio un’epigrafe.

Pertanto, c’erano diverse modalità per poter ringraziare le divinità per aver ricevuto una grazia. Tra queste c’erano le piccole statue oppure degli ex-voto più importanti, fino ad arrivare a un Santuario, per i più ricchi. Ovviamente maggiore era stata la grazia ricevuta e più diventava imponente la costruzione eseguita, ma ciò sempre in relazione alle possibilità economiche di chi dedicava la grazia.

Gli ex-voto sono testimonianze di tante piccole storie e memorie ricche di commozione, riguardanti il modo di vivere la religiosità al tempo dei Romani.

I luoghi che si contraddistinguono con gli ex-voto

Nel Santuario di Lourdes, le stampelle appartenute ai claudicanti erano appese alle pareti della grotta. In seguito alla guarigione ottenuta per via della loro grande fede nei confronti di Maria, gli zoppi non avevano più necessità di portare le stampelle. Quindi provvedevano a lasciarle lì, come forma di ringraziamento alla Vergine Maria.

Nella Basilica di Notre Dame de la Garde i donatori di ex-voto hanno sempre dimostrato la loro gratitudine alla Vergine di La Garde. Tra di loro c’erano pure i marinai, che ringraziavano la Madonna per la protezione ricevuta, nel corso di tempeste e di nubifragi. Attualmente si possono trovare esposti oltre 2.500 oggetti.

Nel vicolo della cappella di Nostra Signora della Medaglia Miracolosa, ci sono numerosi ex-voti. Difatti in seguito all’apparizione della Madonna nel 1830, molteplici persone andarono a coprire i muri e le varie colonne con i loro ex-voto. In modo tale da poter così testimoniare le grazie ricevute dall’intercessione della Vergine Maria.

Si tratta sicuramente di una dimostrazione molto fervida di devozione da parte dei devoti.

L’ex voto attuale

L’ex-voto non è assolutamente una procedura superata, solo modificata con il tempo, cambiando in base all’immaginazione dei fedeli. È divenuta più intima, e magari gli oggetti si conservano nelle case, come ricordo del superamento di un momento travagliato.